Ambrosia
Ambrosia

In dettaglio

L’Ambrosia appartiene alla famiglia delle composite ed è una pianta erbacea anemofila, cioè utilizza il vento per l’impollinazione. Ha foglie frastagliate, fusto di colore verde e peloso e fiori che si estendono sopra le foglie di colore verdastro e giallo; la formazione dei fiori è stimolata dall’allungarsi delle notti – in Italia nel periodo di fine luglio e inizio agosto – con conseguente dispersione del polline.

Il suo periodo di fioritura va dalla fine di luglio alla fine di ottobre: la pollinazione più intensa è da metà agosto a metà settembre.

Dagli studi condotti dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti d’America è risultato che una pianta di Ambrosia può produrre più di un miliardo di granuli di polline e, soprattutto, che l’abbondante produzione di polline, raddoppiatasi negli ultimi cento anni, è causata, con tutta probabilità, dall’aumento dell’anidride carbonica nell’aria.

L’Ambrosia è originaria del nord America ed è presente in Europa (Francia, Ungheria, ex-Jugoslavia, Austria, Italia) solo dagli inizi degli anni ’60. In Italia le zone in cui si è insediata sono: Varese e provincia, Pavia e provincia, Trieste, località a nord-ovest di Milano, Torino.

L’Ambrosia cresce nei terreni situati al di sotto dei 500 m. e i luoghi in cui si sviluppa sono i bordi stradali, i cantieri edili, le massicciate ferroviarie, i campi incolti, gli argini dei fiumi e le aree abbandonate; spesso si trova anche nei campi coltivati a soja, girasole, mais e barbabietole.

L’allergia all’Ambrosia con sintomi:

nasali – prurito, gocciolamento, starnuti, naso chiuso

oculari – prurito, lacrimazioni

respiratori – tosse, asma con necessità, in alcuni casi, di ricovero ospedaliero

è molto diffusa e si manifesta con gli stessi sintomi delle altre allergie ai pollini.
A chi soffre di questa allergia si consiglia di evitare i luoghi in cui è presente, di non praticare attività fisica nelle prime ore del mattino e dopo il tramonto, di privilegiare località di vacanza in alta montagna o al mare e di consultare i bollettini forniti dalle farmacie in cui sono riportati i picchi di produzione del polline, i luoghi e i periodi più colpiti.

Per contenere la diffusione spontanea di Ambrosia è fondamentale evitare la permanenza di aree con suolo nudo e/o con copertura erbacea rada per periodi prolungati, soprattutto nei mesi tra aprile e luglio. Questo principio di massima è valido sia per aree incolte, abbandonate o marginali, sia per aree soggette a movimentazione di terra in relazione ad attività agricole o di cantiere.

L'incuria delle aree in cui si sviluppa rappresenta uno dei fattori che ha contribuito alla massiccia diffusione della pianta.

La manutenzione delle aree verdi e in particolare lo sfalcio periodico delle aree incolte possono impedire perciò la fioritura e conseguentemente la pollinazione della pianta se effettuata in periodi e con un numero di interventi da stabilire dopo un'attenta osservazione in campo e, comunque, prima della maturazione delle infiorescenze.

L'Amministrazione, in linea con le indicazioni di ATS Milano Città Metropolitana e Regione Lombardia, ha disposto l'esecuzione di interventi periodici di pulizia e sfalcio, misure volte a limitare l'ulteriore diffusione dell'Ambrosia e conseguentemente a contenere l'aerodispersione del suo polline, al fine di evitare, per quanto possibile, l'insorgenza nei soggetti sensibili di sintomatologie allergiche.

Per un’azione maggiormente efficace e impattante, sino al termine del periodo di fioritura dell'Ambrosia coincidente con il mese di settembre, periodo strettamente necessario per la normalizzazione della dispersione del polline, il Comune chiede la collaborazione della cittadinanza.

In particolare, proprietari e/conduttori pubblici e privati di terreni incolti o coltivati (anche quelli sottostanti i piloni di alta tensione) proprietari di aree agricole coltivate, aree verdi incolte e di aree industriali dismesse, amministratori di condominio, conduttori di cantieri edili e per infrastrutture viarie sono chiamati a vigilare, ciascuno per le rispettive competenze, sull'eventuale presenza di Ambrosia nelle aree di loro pertinenza, e a eseguire, in caso di riscontrata presenza, gli interventi di manutenzione e pulizia disposti dai documenti in allegato.

La cittadinanza è invitata a: eseguire una periodica e accurata pulizia da ogni tipo di erba presente negli spazi aperti (cortili, parcheggi, marciapiedi interni, ecc.) di propria pertinenza nonché di potare le proprie piante al fine che le stesse siano conformi alle vigenti norme del codice civile e stradale; curare i propri terreni provvedendo all'eventuale semina di colture intensive semplici, come prato inglese, trifoglio, ecc., che agendo come antagonisti, impediscono lo sviluppo di Ambrosia.

A cura di

Ambiente ed Ecologia

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