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"La Scienza di Guerre Stellari"
Dal Millennium Falcon alla spada laser Cosa è “fanta” e cosa è “scienza”
Era il 1977 quando il mondo scoprì una galassia lontana lontana, ricca di pianeti e tecnologie di ogni tipo. Da allora, miliardi di persone hanno seguito le vicende della saga di Star Wars, immedesimandosi in eroi intenti a lottare contro un Impero malvagio. Iperspazio, pistole laser, droidi, porti spaziali e una misteriosa Forza capace di connettere tutti gli esseri viventi.
Quanto la fantascienza ha attinto dalla scienza reale per ricreare questi mondi e civiltà? Sulla Terra sappiamo costruire una spada laser? Quali tecnologie della Morte Nera abbiamo già sviluppato? Quanto costerebbe realizzare il Millennium Falcon? E riusciremmo a pilotarlo in una fascia di asteroidi?
C’è però un altro aspetto da considerare: quanto è invece la scienza ad aver tratto ispirazione dalla fantascienza cinematografica?
Con una sorta di quiz interattivo (strutturato come un Chi vuol essere milionario?), adatto ai fan più sfegatati ma anche ai semplici curiosi, Luca Perri spazia nel suo libro dalla fisica alla biologia, dall’astronomia all’ingegneria, dall’economia alla chimica per illustrare – con l’ironia e l’accuratezza che ben conosce chi lo segue sui social e in televisione – come la relazione tra scienza e fantascienza non sia mai a senso unico. “Alla base della scienza c’è la curiosità, e il porsi domande che nessuno si è ancora mai posto. Ma per farlo serve la fantasia. La morale è che bisogna sempre seguire la propria fantasia, perché non sappiamo dove potrebbe condurci”.
Da oltre dieci anni si occupa di divulgazione tra radio, televisioni, carta stampata, festival e social network.
Ha pubblicato "La pazza scienza. Risultati serissimi di ricerche stravaganti" (Sironi 2017), "Astrobufale" (Rizzoli 2018), "Errori galattici" (DeAgostini 2019), "Partenze a razzo" (DeAgostini 2019), "Pinguini all'equatore" (DeAgostini 2020) e da pochissimo "Apollo credici" con Leo Ortolani (DeAgostini 2021).