Orfeo in Viaggio
Orfeo in Viaggio

Cos'è

 “Copiare il vero può essere una buona cosa, ma inventare il vero è meglio, molto meglio”
(G. Verdi)

“Era il 1842, ed Andrea Maffei era andato a congratularsi col grande musicista e ad invitarlo nel suo salotto, in cui la giovane moglie Clara accoglieva gli artisti. (…) Verdi si sentì trasportato verso Clara da un impeto irresistibile, (…) e Clara si domandò cosa stesse capitando a loro due.
Sentiva che in quel momento voleva essere accanto a Verdi come una donna accanto ad un uomo”
(F. Maffei)

“Vedrai carino, se sei buonino, che bel rimedio ti voglio dar/ E’ naturale,
non da disgusto, e lo speziale non lo sa far/ E’ un certo balsamo che porto
addosso, dare te’ l posso se’l vuoi provar/…“
(L. Da Ponte - W. A. Mozart, Don Giovanni)

Terzo appuntamento della rassegna “Orfeo in viaggio. Incontri tra musica e parole”. Giovedì 9 maggio alle 21 al Centro civico di Redecesio – Via Verdi 20, si terrà “Milano, il disegno di una città”, con Roberto Selenga.
Seguirà il concertoVerdi a Milano”. Arie e melodie di Giuseppe Verdi. Con Sabina Macculi, soprano, e Maurizio Carnelli, pianoforte.

Il programma prevede tre arie -due di Verdi e una di Mozart- tratte da opere rappresentate durante due prime al Teatro alla Scala, mentre gli altri appartengono alla preziosa produzione cameristica verdiana. In mezzo, una trascrizione per pianoforte di celebri arie del Nabucco.

Programma

Giuseppe Verdi
Lo Stornello
Non Pianger mia compagna
(da Don Carlo)

Wolfgang Amadeus Mozart
Vedrai Carino (da Don Giovanni)

Arnold Krug
Parafrasi sul Nabucco (solo piano)

Giuseppe Verdi
Perduta ho la pace
Il Brigidino
Addio del passato (da Traviata)

L'ingresso è libero.


Milano, il disegno di una città
Vi sono diversi elementi che possono determinare la forma di una città. Nel caso di Milano sono state le vie d’acqua e le cerchie murarie che, in epoche successive, ne hanno determinato lo sviluppo per radiali e per anelli concentrici.
Un ulteriore elemento fortemente caratterizzante è stato l’insieme degli interventi che, dalla metà dell’800 alla seconda guerra mondiale, hanno trasformato in modo radicale il centro della città conferendogli l’aspetto che oggi conosciamo.
In questo incontro ripercorreremo le vicende più importanti che ci faranno meglio comprendere i luoghi che quotidianamente attraversiamo, spesso di fretta e in distrazione.
Dal 1842, anno della prima esecuzione di Nabucco, fino alla sua morte - o per meglio dire fino ai giorni nostri - Giuseppe Verdi fu il musicista riconosciuto internazionalmente come il più importante autore di musica operistica italiana, dunque la sua attività si svolse nei principali teatri europei; tuttavia egli mantenne con Milano un rapporto speciale.
A Milano infatti operava la più grande casa editrice musicale italiana, Casa Ricordi, fondata nel 1808 da Giovanni Ricordi e diretta dallo stesso fondatore, poi da Tito, e infine da Giulio. Ricordi fu editore di tutte le opere di Verdi e in particolare Giulio, patriota, intellettuale e musicista raffinato, fu di Verdi grande amico e consigliere.
Questa importante attività editoriale si accompagnava a un rigoglioso clima culturale che caratterizzò Milano per tutto l’800.
In questo secolo, agitato da passioni patriottiche oltre che artistiche, si formarono luoghi di incontro particolarmente notevoli, i cosiddetti “salotti”; il più importante fu quello di Clara Maffei, fondato nel 1834 dai coniugi Maffei, Massimo D’Azeglio e Tommaso Grossi. Verdi ne fu assiduo frequentatore, insieme a personalità come Alessandro Manzoni, Franz Liszt, Honoré de Balzac.
Infine, dal 1778, anno della sua costruzione su progetto del Piermarini, a Milano si trova il Teatro alla Scala, all’epoca (e per alcuni anche oggi) il più importante teatro d’opera del mondo.
Proprio alla Scala Verdi ebbe nel 1842 la prima consacrazione come autore di immenso talento con Nabucco. Al cembalo sedeva lo stesso Verdi, tra i protagonisti Giuseppina Strepponi, che diventerà in seguito prima amante e poi moglie di Verdi. Successivamente i titoli di Verdi (che già aveva debuttato con due opere prima di Nabucco) che ebbero il battesimo nel tempio della musica milanese furono ben 23, tra i quali ricordiamo Rigoletto, Trovatore, Traviata, Aida, Otello, Falstaff.
La Scala fu ed è teatro importante non solo per le opere di Verdi ma anche per le sue “prime”, che hanno sempre avuto un grande rilievo sociale, politico e di costume.

 

A chi è rivolto

Per tutti i cittadini

Date e orari

09 mag

Ore 21 -

Costi

Ingresso con contributo libero  

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