Segrate ricorda l'Olocausto e le vittime del nazifascismo insieme ai ragazzi delle scuole.
Nella mattinata di venerdì 27 gennaio si terrà un momento di riflessione e preghiera alla Scuola Media Sabin di Milano 2, con la partecipazione di alcuni ragazzi per ogni classe, in rappresentanza di tutti gli studenti delle scuole cittadine, e l'intervento di un gruppo di alunni della Sezione Musicale che, con le loro esecuzioni e la lettura di brani, daranno vita alla parte più toccante e struggente della commemorazione.
Saranno presenti le autorità istituzionali, è atteso il Rabbino della Comunità Ebraica e ci saranno le associazioni d’arma segratesi.
L’Amministrazione ringrazia in modo sentito il Dirigente scolastico dell’IC. Sabin, professoressa Elisabetta Trisolini, e le docenti che hanno accolto con grande disponibilità e collaborazione la proposta di celebrare il Giorno della Memoria nella sede della scuola media e con i loro ragazzi, condividendo l’intento di portare il ricordo dei momenti istituzionali nelle scuole del territorio per rendere i ragazzi protagonisti e in questo modo sensibilizzarli e coinvolgerli in modo attivo e partecipativo sui fatti salienti della storia nazionale e mondiale. In questo modo, “ricordare” riesce ad avere una più efficace valenza educativa e a raggiungere in modo concreto e diretto soprattutto le nuove generazioni, che è l'obiettivo a cui Scuole e Comune, istituzioni più vicine alla cittadinanza puntano.
La sera di venerdì 27 gennaio alle 21 a Cascina Commenda andrà in scena lo spettacolo “Gino Bartali, eroe silenzioso”, la storia rimasta nascosta per 70 anni del grande “Ginettaccio” dichiarato nel 2013 “Giusto tra le Nazioni” dallo Yad Vashem, il memoriale ufficiale israeliano delle vittime dell’Olocausto, per aver salvato centinaia di ebrei durante la Seconda Guerra mondiale.
Era Giusto. Era Bartali. Uno degli eroi del ciclismo. Spesso eroi non per caso. Spesso eroi nella vita, di cui il ciclismo è perfetta metafora. Una storia rimasta nascosta per 70 anni. Una storia che vale anche oggi. Che vale per tutti, uomini e donne, appassionati di sport oppure no. Una storia necessaria. Nel 2013 Gino Bartali è stato dichiarato «Giusto tra le nazioni» dallo Yad Vashem, il memoriale ufficiale israeliano delle vittime dell’Olocausto, per aver salvato centinaia di ebrei durante la Seconda Guerra mondiale. Gino Bartali, a soli ventiquattro anni, incarna il ciclismo eroico degli anni ’30. Protagonista assoluto, ha un grande sogno: vincere Giro d’Italia e Tour de France nello stesso anno. Ma la Storia, incarnata nel Fascismo, entra prepotentemente a cambiare per sempre la sua carriera: la sua vita sportiva viene piegata ai voleri e alle mire del Duce, che vede in Gino Bartali l’ambasciatore azzurro del fascismo nel mondo... Ma Bartali non ci sta, ed è qui che inizia la pagina meno nota della vita di Ginettaccio, che aderisce come staffetta alla rete clandestina organizzata dall’arcivescovo di Firenze Elia Dalla Costa. Una corsa giusta, nella speranza che il mondo cambi e ritrovi il suo senso. Per parlare dell’Italia e degli italiani al tempo del fascismo, della fatica dello sport e del silenzio delle azioni più̀ coraggiose. Per raccontare la vita di un campione sportivo, ma soprattutto di un uomo che ha scelto da che parte stare. Lo spettacolo racconta questa storia in maniera appassionante e approfondita. Una storia che Bartali ha sempre tenuto nascosta, perché̀ “il bene lo si deve fare ma non lo si deve dire, che se lo dici si sciupa”.
Prenotazione obbligatoria
Ingresso 15 euro, ridotto 12 euro
Modalità di prenotazione:
Per chi fosse interessato, in Biblioteca è disponibile una selezione di libri e letture sulla Shoah.